Prendi una bella giornata di Marzo, una geologa francese, una famiglia di matti (la mia), la voglia di condividere le bellezze dei nostri paesaggi con chi ami ed è così che la pigrizia lascia spazio a una bellissima "passeggiata" al nostro cratere di Vulcano ! C'è chi come la nostra amica francese Cecile viene qui proprio per godere di queste meraviglie e noi che le abbiamo sotto il naso a volte presi dalla quotidianità ce ne scordiamo . Così armati di scarponi, zaino e acqua, prendiamo l'aliscafo e arriviamo a Vulcano , qualche minuto di camminata dal porto e ci troviamo ai piedi del cratere, lo guardo con il naso all'insù cosi imponente, non è altissimo .. ma neanche tanto vicino, il cartello ci dice che il percorso della salita è di 800 metri.. bhè ..si può fare. L'ultima volta che ci ero salita avevo 18 anni, ma ricordavo solo l'odore acre dello zolfo e il caldo del mese di giugno . Stavolta è stata tutta un'altra storia.. bello, bellissimo. I primi 400 metri di salita, lo devo ammettere,sono piuttosto faticosi.. ma arrivati a metà il paesaggio cambia.. la vegetazione sparisce e la terra diventa rossastra. Alcune pendici invece sono gialle per lo zolfo e e il fumo bianco che ne esce si perde in un panorama meraviglioso. Si vedono tutte le sette isole da quassù. Siamo in cima ed eccolo , il cratere così imponente e misterioso,il suo fumo candido ci invade come una nebbia ed è difficile descrivere la sensazione che si prova a stare in cima ad un vulcano attivo , è come instaurare un dialogo con la natura più autentica , ti meraviglia e ti spaventa allo stesso tempo. E così dopo averlo contemplato lo salutiamo e riprendiamo la discesa portandoci nel cuore il ricordo di una bellissima emozione ...
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